Tarlo asiatico del fusto (Anoplophora glabripennis)

Il tarlo asiatico del fusto è un organismo nocivo particolarmente pericoloso con obbligo di notifica. Dal 1° gennaio 2020 è è considerato un organismo da quarantena prioritario secondo la nuova ordinanza del DEFR e del DATEC sulla salute dei vegetali (OSalV–DEFR–DATEC; RS 916.201) Questo coleottero infesta numerose specie di latifoglie e può causarne la morte nell’arco di pochi anni. I danni economici ed ecologici per le regioni colpite sono notevoli. Controlli sistematici alle frontiere delle merci importate in imballaggi di legno, controlli strutturati e misure di lotta nelle regioni colpite e un monitoraggio più attento delle regioni minacciate rivestono quindi particolare importanza.

Il tarlo asiatico del fusto è stato introdotto accidentalmente dalla Cina tramite il legno da imballaggio (p. es. pallet), prima negli Stati Uniti e in seguito in Austria, Francia e Italia. Nell'autunno 2011, nel Cantone di Friburgo è stata accertata la prima infestazione da tarlo asiatico del fusto in Svizzera. Nel quadro di controlli all'importazione, dal 2012 sono più volte stati rinvenuti imballaggi di legno infestati.

Per prevenire ulteriori introduzioni e la propagazione oltre le zone infestate, l’ordinanza dell’UFAM concernente le misure fitosanitarie per le foreste (OMF-UFAM) emana prescrizioni sull'importazione e sul trasferimento di piante ospiti del tarlo asiatico del fusto.

Infestazione da tarlo asiatico del fusto: situazione attuale (stato novembre 2019): debellato

Dal 2011 in Svizzera sono state segnalate quattro infestazioni (Brünisried, Winterthur, Marly e Berikon). L’infestazione più grande registrata finora nella Svizzera tedesca è stata quella scoperta a Winterthur nel 2012. Grazie alle misure di eradicazione e sorveglianza, avviate immediatamente dalla Città di Winterthur e dal Cantone di Zurigo, già nell’anno seguente non si sono più rilevate attività del tarlo. Per poter revocare i provvedimenti è necessario che siano passati quattro anni senza infestazioni. A Winterthur si è riusciti a debellare il tarlo dopo quattro anni. Un successo reso possibile in così poco tempo grazie al grande impegno delle autorità locali e cantonali come pure di arrampicatori di alberi, cani segugi e dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL). A inizio dicembre 2016 l’UFAM ha revocato i provvedimenti. Alla città di Winterthur e al Cantone di Zurigo il debellamento dell’infestazione è costato circa 3,3 milioni di franchi.

A febbraio 2019 il Cantone di Friburgo ha annunciato di aver debellato di una grossa infestazione da tarlo asiatico del fusto a Marly. Si tratta della seconda grossa infestazione debellata con successo nei pressi della città di Friburgo, dopo quella di Brünisried (dicembre 2017). Il Cantone ha applicato le stesse misure di lotta, comunicazione e sorveglianza che a Winterthur. Gli specialisti di Winterthur hanno spalleggiato il servizio fitosanitario friburghese con le loro esperienze.
Dal novembre 2019 è stata debellata anche l'infestazione di Berikon (AG).

Con questa vittoria, la Svizzera è di nuovo ufficialmente priva da infestazioni di tarlo asiatico del fusto!

Durante i controlli all'importazione nel porto di Basilea o all’interno del Paese, il Servizio fitosanitario federale (SFF) trova sovente imballaggi in legno infestati che devono essere distrutti.

Nell’agosto 2016 a Divonne-les-Bains è stata individuata una serie di alberi infestati come pure larve e tarli vivi, i quali sono stati eliminati. La zona circostante all’infestazione è sotto sorveglianza..

Caratteristiche del tarlo asiatico del fusto
  • Coleottero nero con macchie bianche sul dorso
  • Lunghezza (senza le antenne): 25-35 millimetri
  • Antenne suddivise in 11 elementi: lunghezza 25-80 millimetri
  • Ciclo di vita biennale, vola da aprile a ottobre su corte distanze (poche centinaia di metri), in particolare nei periodi caldi
Attenzione a non confondere le specie!

In Svizzera vi sono specie di tarlo indigene che presentano un aspetto simile al tarlo asiatico del fusto. Molte di queste specie sono rare, minacciate e quindi protette. Oltretutto, non costituiscono alcun pericolo per il bosco svizzero. Vi preghiamo quindi di non uccidere gli insetti sospetti, ma di catturarli e di conservarli in un recipiente di vetro chiuso. Questo vi consente di evitare possibili confusioni con altre specie. Notificate comunque i casi sospetti al servizio competente del vostro Cantone (se possibile, allegando una fotografia).

Specie arboree colpite
  • acero
  • betulla
  • faggio
  • ippocastano
  • pioppo
  • platano
  • salice
  • molte altre specie di latifoglie
Cosa fare in caso di presenza sospetta

In caso di presenza sospetta, informate immediatamente il servizio cantonale competente. Adottate la procedura seguente:

  1. Catturate l'insetto e rinchiudetelo in un contenitore chiuso.
  2. Fotografatelo ed esaminatelo per identificarlo con certezza waldschutz.ch
  3. Informate tempestivamente per telefono il servizio fitosanitario e forestale cantonale (cfr. contatto alla voce «Documenti»)
  4. Informazioni necessarie: nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, e-mail, luogo di ritrovamento (località, via, n.), indirizzo di ritiro
Lotta

Gli alberi infestati devono essere abbattuti e bruciati. Al fine di evitare la propagazione dell'infestazione, e dopo aver ponderato gli interessi, può essere necessario abbattere entro un determinato perimetro delle piante ancora sane. Tali misure sono ordinate dal Servizio fitosanitario federale (SFF) e dai servizi fitosanitari e forestali cantonali.

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