Ferrara – la città del Rinascimento e il suo delta del Po

«Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po»
[definizione da Lista del Patrimonio Unesco]

Fondata nel VI secolo come porto fluviale nel territorio padano a Sud del Delta del Po, in epoca medievale da piccolo agglomerato diviene già un importante centro commerciale e politico. Tuttavia, è con l’inizio della reggenza della famiglia Este che Ferrara tocca i più alti vertici dell’architettura e del prestigio rinascimentale, divenendo una delle corti più illuminate e affascinanti d’Europa.
L’intero territorio viene coinvolto dal progetto di ristrutturazione ambientale e oltre le mura vengono costruite le Delizie Estensi, residenze che possono competere con le regge oltralpe.
Gli Este vollero replicare l’immagine della Corte al di fuori del contesto urbano, per un processo di integrazione e continuità tra città e territorio.
Il riconoscimento è stato esteso al territorio del Delta del Po e alle Delizie, le antiche residenze estensi.

Iscrizione alla Lista Patrimonio Mondiale Unesco: 1995, Ferrara quale mirabile esempio di città progettata nel Rinascimento che conserva il suo centro Storico intatto; 1999 le “Delizie estensi” nel territorio del Delta del Po illustrano l’influenza della cultura rinascimentale nel paesaggio naturale.


Criteri iscrizione
Id. n. 733bis 1995-1999 C (ii) (iii) (iv) (v) (vi)

(ii) mostrare un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi nell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio;
(iii)
essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa;
(iv)
costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, o di un paesaggio, che illustri una o più importanti fasi nella storia umana;
(v)
essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture), o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto vulnerabile per effetto di trasformazioni irreversibili;

(vi) essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie, dotate di un significato universale eccezionale. (Il Comitato reputa che questo criterio dovrebbe essere utilizzato in associazione con altri criteri).

 

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